sabato 21 luglio 2007

COOP


Chi siamo

Coop sta per Cooperativa di Consumatori.
Non è un'impresa come le altre, non è una società per azioni. E' qualcosa di molto speciale, regolata da princìpi che uniscono le cooperative di tutto il mondo.
L'idea base della cooperazione nasce dal bisogno e dalla solidarietà:si costruisce così una risposta imprenditoriale originale che, dalle prime esperienze pionieristiche, in più di un secolo e mezzo di storia, si sviluppa fino a diventare la prima organizzazione distributiva italiana.E' una storia di persone, di lavoro, sacrifici ed entusiasmi, strettamente intrecciata con le vicende politiche e sociali del nostro paese.I valori originari sono ancora oggi alla base della cooperazione: la centralità delle persone, dei loro bisogni e dei loro diritti.

COOP E FIDUCIA
Costruire fiduciaCome gli italiani vedono il proprio paese e come giudicano Coop?Ecco cosa emerge da diverse indagini dei più importanti istituti di ricerca: un popolo preoccupato per il futuro e poco ottimista.Ma tra i soci Coop si scoprono differenze importanti, segno che valori e identità paganoQuesta è una storia di fiducia e la fiducia è una merce che non abbonda nell’Italia di oggi. C’è però chi, ed è il caso di Coop, pur partendo da una base decisamente superiore alla media, è riuscita nel corso dei mesi recenti, a recuperare ed anzi migliorare proprio il dato sulla fiducia da parte di soci e consumatori, che aveva subito una flessione significativa in coincidenza con le polemiche sulla scalata Unipol-Bnl. Un risultato non semplice né scontato, perché ottenuto in una fase in cui il morale degli italiani non è per niente alto.

Sì perchè la fiducia dipende da come percepiamo la società che ci circonda, dai problemi in famiglia e sul lavoro, da ciò che raccontano giornali e televisioni. La nostra storia si svolge nell’Italia di oggi, o meglio nell’Italia tra il giugno 2005 e il dicembre 2006. Mesi difficili e carichi di tensioni. Sul piano sociale ed economico un numero sempre crescente di famiglie scopre di faticare a far quadrare i conti a fine mese. Sul piano politico una interminabile e durissima campagna elettorale, culminata nelle elezioni dell’aprile 2006, riconsegna un paese spaccato in due, mentre sul piano internazionale l’ombra del terrorismo e delle guerre si allunga anche su chi, come noi, pensava di poter restare fuori da questi problemi. Dentro a questa cornice, quella che ci parla dell’Italia nel suo insieme, sta la vicenda della fiducia che cittadini e soci ripongono in Coop. Anche per Coop, come accennato, tra il giugno 2005 e il dicembre 2006 succedono cose importanti. Da un lato la situazione economica che non incoraggia i consumi rende la tutela del potere d’acquisto delle famiglie un impegno più che mai prioritario, in un mercato sempre più competitivo. Ma a queste cose si aggiunge il tentativo di scalata di Unipol (compagnia di assicurazioni espressione del movimento cooperativo e soprattutto delle grandi Coop di consumo) alla Bnl. Una vicenda che per mesi ha tenuto le prime pagine dei giornali, gettando ombre sulla correttezza di chi guidava Unipol, ma anche, inevitabilmente, su chi di Unipol era di fatto il proprietario e cioè Coop.



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